martedì 10 agosto 2010

La notte di san Lollo

[era così che chiamavo il mio compagno di liceo L.]

[e non era la Lollobrigida]

In ventitre (o ventitré? Ma perché mai ci va messo l'accento, poi?) anni di onorata carriera esistenziale
non ho mai avuto la fortuna di vedere qualcosa che si incendiasse a contatto con la nostra atmosfera.
Oh, sicuramente oggi i tiggì ci informeranno delle abitudini voyeuristiche degli italiani (voyeuristiche nel senso di 'osservatrici' - di stelle cadenti, nella fattispecie), andando in giro a intervistare gente chiedendo "Signora, lei stasera dove le guarderà le stelle?" e cose del genere.
Cioè, voglio dire, sono domande molto importanti. Io ho assolutamente bisogno di sapere in che modo si prepareranno all'evento i nostri milioni di conterronei.
Altrimenti non saprò MAI se faccio bene a prendere la macchina e a piazzarmi accanto all'autostrada del Sole che passa qui vicino, in un piccolo spiazzo a ridosso della collina, buio e isolato.
Ovviamente inforcando gli occhiali, altrimenti non vedrei manco il sole, fra poco.

Insomma, aspetto con ansia il bollettino del tiggì.
Sperando che i servizi sulle stelle non rubino spazio agli amabili servizi sul caldo e sull'afa, perché anche lì ci tengo a sapere e ad avere aggiornamenti sulle modalità di difesa dal caldo.
"Signora, lei come si difende dal caldo?"
"Bevo molta acqua, accendo il ventilatore, evito di uscire nelle ore più calde".
E sticazzi non ce li metti?
Mi stupirò quando qualche intervistato dirà "Mi difendo dal caldo sorseggiando bevande a bollore, perché in questo modo il corpo sente fresco",
ma forse qualcuno l'avrà già detto, solo che di sicuro è stato censurato durante la fase di montaggio.

Comunque sia, per cena vi consiglio di organizzare una bella grigliata in compagnia.

2 commenti:

Siamo per il commento moderato. L'alcol invece può scorrere a fiumi..