venerdì 20 agosto 2010

Akea

Andiedi oggi all'Ikea, quel posto dove tutto è di cartone, o al massimo di truciolare, quel posto dove tutto è piccolo, angusto, con le luci basse, con i letti che sembrano troppo corti.
Ero convinta che non ci sarebbe stata molta gente, invece c'era il mondo.
Ho riscoperto, leggerissimamente, il fastidio nei confronti del prossimo.
Ma credo di aver capito che il fastidio o meno nei confronti del prossimo dipenda dal mio stato d'animo, da come mi sento in un dato momento.
Per il lettore mediuo saranno ovvietà, per me invece no.

Ho visto coppie.
Tante coppie.

Coppie in cui l'elemento femminile è spesso petulante e tartassa il povero elemento maschile.
"Ma è bianco?"
"Certo che l'è bianco"
"Ma sei sicuro che un sia celeste? Secondo me è celeste"
"L'è bianco, madonna, c'è scritto sopra!"
"Aprilo e guarda se è bianco"

Coppie con bambini urlanti.
Coppie tutte arruffate e scarmigliate.

Mi hanno fatto un senso strano.
Ho pensato "Cavolo, non voglio essere anch'io parte di una coppia arruffata e petulante all'Ikea".

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