domenica 22 agosto 2010

Love is my therapy

Da quando sto smettendo con la paroxetina (il che non è così immediato, perché devo fare i conti con irritabilità e sintomi da sospensione, tipo le dannate scosse alla testa e quella sensazione di sbalzo di pressione),
da quando dunque il supporto farmacologico per l'ansia è diminuito, mi sembra di acquisire la consapevolezza che i farmaci non possono essere tutto, nella vita, e che non si può e non si deve campare di essi.
Nella vita c'è di tutto,
c'è la paura, c'è l'ansia, c'è l'umore basso, c'è a volte quella sensazione che il mondo ti crolli addosso, anche per delle cazzate.
Ma sono cose che non devono ostacolare le attività della persona né devono far sì che eviti di fare qualcosa per paura.

Nell'ultimo mese ho fatto delle cose che in altre condizioni non avrei fatto.
Ho fatto un viaggio in treno discretamente lungo per raggiungere my Love ai piedi del Monte Bianco.. Ho attraversato mezza Svizzera, ho dovuto interagire in lingua straniera per poter ottenere ciò di cui avevo bisogno,
non sono stata colta da ansie, sono stata razionale, ho fatto un viaggio in treno con tutta gente straniera, ho attraversato Ginevra in taxi per raggiungere una stazioncina da cui partire per la Savoia, ho dovuto chiedere aiuto perché non sapevo dove rimediare un biglietto (ovviamente in English, mica in francese...je ne parle pas français)...
E così ho raggiunto my Love, con cui ho passato dei giorni incantevoli.

La soluzione all'ansia costante e invivibile è...
amare, essere amati,
cercare di dedicarsi allo studio, in vista di un progetto per il futuro (progetto che ho),
valorizzarsi, fare un minimo di attività fisica...
ma soprattutto essere amati.

Non ricordo bene come fossi e come stessi una decina di mesi fa, prima dell'inizio della terapia...
Però sicuramente sono una persona migliore, pur con tanti difettacci (tipo irascibilità estrema).

1 commento:

Siamo per il commento moderato. L'alcol invece può scorrere a fiumi..