mercoledì 25 agosto 2010

Philip K. Dick (la K. per cosa sta?)

L'esistenza di Philip Dick l'ho scoperta grazie al mio M. (lo chiamerò così, anzi, inventerò un nome di fantasia, come fanno nei servizi di cronaca: Marco), che, siccome è una persona acculturata e di mente aperta, è riuscito a far sì che io potessi apprezzare qualcosa che apprezza anche lui, senza partire prevenuta come mio solito.

E gli elementi che si stanno introducendo nel mio modestissimo bagaglio cuRturale (diciamo un trolley, ché 'bagaglio' dà troppo l'idea di grandi dimensioni), nel mio trolley cuRturale, dunque, sono:

e .

Ora, io non garantisco niente, nel senso che non garantisco di farmi tutti i libri e tutti gli àrbumi, però per adesso Dick si lascia leggere, anche se io sono diventata piuttosto pigra anche nella lettura, e quindi non mi divoro più i libri come un tempo.

Non diventerò mai una persona acculturata come lui e come voi, miei piccoli lettori, perché tutta la mia cuRtura è finita con la Maturità, e forse ero convinta che il fatto di fare una facoltà scientifica dovesse portarmi a tagliare i ponti con tutto ciò che era stato il liceo Classico,
e forse ho smesso di leggere perché volevo confinare gli stimoli mentali a quel quinquennio felice.
Anzi, molto probabilmente è così.

4 commenti:

  1. Kindred. Ho visto sul mio "L'Androide Abramo Lincon".
    La K. comunque è spesso frequente (J.K.Jerome)anche in chi k. non ne dovrebbe usare apparentemente (se non sbaglio la J.K.Rowling).

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  2. Kindred?
    Hm..allora ha fatto bene a scriverci semplicemente "K."...
    cioè, che nome è KINDRED??

    (anche homer j. simpson ha la k...ah, no, è una j...)

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  3. La J. gli americani la ficcano ovunque.

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  4. Kindred sorpresa (di chi scopre il significato della K.)

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Siamo per il commento moderato. L'alcol invece può scorrere a fiumi..